Ilaria si forma come architetto, scoprendo però ben presto che quella professione non sarebbe stata la sua strada. Decide quindi di riscoprire una passione che l’ha sempre accompagnata: l’arte contemporanea. Inizia il suo percorso come stagista presso la Fondazione CRT, dove decide di rimanere. Oggi ricopre il ruolo di project manager presso la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea della Fondazione CRT.
Torino ha avuto un ruolo di primo piano nel panorama artistico europeo fin dagli anni ’60, l’epoca dell’Arte Povera di Merz e Pistoletto. È però nel 1994 che l’arte torinese trova una sede dedicata con la nascita di Artissima, la prima fiera d’arte contemporanea in Italia. Negli anni, tra alti e bassi, la fiera si è affermata ed è stata affiancata da altre iniziative (come Paratissima, The Others, Flashback, solo per citarne alcune), dando vita a quella che oggi è conosciuta come la Settimana dell’Arte di Torino, la più importante manifestazione fieristica d’arte in Italia.
Il mercato dell’arte si è molto evoluto negli ultimi 30 anni, ma l’Art Week è sempre riuscita a rinnovarsi, aumentando la propria attrattiva per galleristi e collezionisti.
Come abbiamo scritto recentemente in un articolo, tuttavia, il sistema della Settimana dell’Arte deve andare oltre le mura che racchiudono le varie iniziative, invadendo la città. Solo così l’impatto sull’economia locale sarà davvero positivo, e il pubblico potrà riscoprire il piacere di vivere l’arte e desiderarne il possesso, contribuendo a nutrire un tessuto economico che soffre di una crisi apparentemente senza fine.